Progetto di Integrazione
ANNO 2008
A seguito del tentato colpo di Stato del 2 febbraio 2008, che abbiamo vissuto in diretta essendo in Ciad per un'esperienza di volontariato con alcune alunne dell'I.S.A. Nordio di Trieste, la Boutique e il Laboratorio annesso sono stati completamente saccheggiati di quanto serviva per il lavoro e della merce pronta e in vendita. E' rimasto un solo scaffale (cfr. foto).

Il danno stimato supera gli 8.000 Euro.
Apprendo che nella notte tra il 12 e il 13 marzo, la boutique che faticosamente si stava nuovamente attrezzando per permettere alle ragazze di riprendere a lavorare è stata nuovamente presa di mira. Si è deciso d'accordo con le ragazze e con il medico che le segue di pagare un guardiano notturno così da dissuadere altri malintenzionati.
ANNO 2009
Alle ragazze già presenti alla “Boutique” se ne sono aggiunte altre cinque. La promessa di aiuto da parte del FUNIAP si è concretizzata nell'acquisto di due macchine da cucire meccaniche e in una macchina da ricamo a motore, che non può essere utilizzata perché nei locali dove attualmente le nostre ragazze lavorano, manca l'allacciamento all'elettricità (troppo costoso da realizzare, ma anche pressoché inutile in quanto l'energia elettrica non viene erogata se non saltuariamente).
Siamo in attesa di traslocare le attività in uno spazio che lo Stato ha promesso all'Associazione nel comprensorio di un poliambulatorio saccheggiato e praticamente mezzo demolito durante il tentato colpo di Stato (2 febbraio 2008) e quindi da ripristinare, dove, oltre al Laboratorio e alla “Boutique” dell'Associazione, verrebbero accolte ragazze e donne affette da fistole e in attesa dell'intervento, nonché i normali reparti di maternità.
Nell'attesa della conclusione dei lavori sempre troppo lunghi per le nostre attese (dobbiamo continuare a pagare l'affitto!) non siamo stati inattivi. Si è iniziato seriamente il corso di alfabetizzazione (due pomeriggi alla settimana per la durata di due ore) e il corso di taglio e cucito, con la presenza di un sarto (tre pomeriggi alla settimana per la durata di due ore).
Il problema più serio è il commercio sul posto dei prodotti finiti, aggravato dalla crisi che ha investito anche questo Paese. Nonostante la presenza di ricchi giacimenti di petrolio, alla gente sono venute a mancare le fonti energetiche tradizionali: carbonella e legna; il progetto del Governo di incentivare l'utilizzo del gas in bombola è troppo oneroso per le singole economie familiari. Di conseguenza si riducono all'essenziale le spese accessorie per dare spazio alle spese di sopravvivenza.
ANNO 2010
Le ultime notizie telefoniche ci dicono che di per sé il nuovo ambiente sarebbe pronto ma, piccolo particolare, manca la tinteggiatura e l'impianto elettrico.
Si spera di traslocare alla fine del mese di febbraio...

Ecco don Giuseppe con un gruppo di donne e alcuni ragazzi dell'Istituto Nordio di Trieste che hanno scelto di condividere questa esperienza per 15 giorni . |