Tra il dire e il fare c'è di mezzo il "dare"

Progetto Agricolo a Baga-Sola

SETTEMBRE 2017

Nella stagione delle piogge i campi sono coltivati a mais. I nostri amici contadini continuano a chiedermi sementi italiane (mais giallo e semi di verdure e legumi), dopo che hanno fatto esperienza di una produzione esaltante. Il problema è il costo della spedizione. Quando riesco mi metto in valigia un sacco di mais da semina da 14 Kg ma non sempre ho sufficiente spazio per questa operazione...

Comunque l’attività agricola va bene. Hanno avuto un problema serio con la pompa di alimentazione del trattore (il gasolio che si trova, spesso non è il massimo della purezza) ma, faticosamente, è stato risolto e il trattore è ridiventato operativo.

Si è pensato, durante la mia permanenza a Baga Sola, di promuovere l’inserimento nel progetto anche gente che, fuggita dalle incursioni di Boko Haram, volesse stabilirsi in modo definitivo in quell’area. Il progetto è ancora in fase di elaborazione, ma contiamo di farcela. Tra Bol e Baga Sola (un’ora e mezza di jeep) ho incontrato tre campi di rifugiati, per una popolazione che viene stimata intorno alle 10/12 mila unità. Sono per lo più ciadiani fuggiti dalle isole del lago Ciad, gente del Niger o della Nigeria fuggiti per lo stesso motivo dai loro villaggi.

Se questa idea si concretizzerà, la nostra presenza in quell’area avrà ancora più significato...

Uno dei campi di rifugiati sulla strada verso Baga Sola


FEBBRAIO-MAGGIO 2017

Finalmente riesco a strappare il permesso di andare a trovare gli amici di Baga Sola.

Il viaggio non è una novità. La novità è costituita dall’incontrare sul percorso, nei pressi del lago almeno 3 campi di rifugiati (dal Niger, dalla Nigeria, perfino dalle isole sul lago dello stesso Ciad), fuggiti dalle incursioni di Boko Haram. Sono di una tristezza unica!

Grande festa degli amici quando mi vedono. Durante la stagione secca si semina a frumento, a cipolle e aglio. Ricordare la prima visita e come si presenta ora il terreno fa venire in mente qualcosa di prodigioso.

I quattro ettari iniziali si sono più che triplicati e i “forage” vanno a ruota. Mi si chiede di verificare la possibilità di acquistare ancora una fetta di terreno da bonificare, perché le richieste di aggregazione si fanno numerose.

Ho parlato e girato con la “guida” attraverso i vari campi di grano e cipolle e, approfittando della mia presenza, i contadini mi hanno chiesto di trovare un diserbante che potesse sconfiggere un’erbaccia che comprometteva il raccolto (tornato a casa l’ho cercata e trovata è il Soncus oleraceus).

Oggi (fine maggio), il raccolto del frumento ha accusato la presenza infestante di quest’erba. Bisognerà provvedere...

Iniziata la stagione delle piogge si cambia musica: si sta seminando il mais.

Una notizia non proprio buona è che la piroga è stata tirata in secco perché, causa sempre i fondamentalisti di cui sopra, è interdetta la navigazione sul lago; quindi tutti i prodotti, destinati al mercato della capitale, hanno ripreso l’antica via terrestre.

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ultima modifica: 21 agosto 2023

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