Tra il dire e il fare c'è di mezzo il "dare"

Asilo e Scuola "La Colombe de N'Djari"

I PRIMI PASSI

Nel mio primo viaggio in Ciad non avevo certo progettato di tornarci e di vivere esperienze tanto forti: sono un po’ in vacanza e un po’ alla ricerca di qualcosa che ancora non mi è chiaro. Un giorno mi accompagnano in un quartiere (dimenticato dagli uomini ma, per fortuna non da Dio) alla periferia di N’Djamena e mi viene detto che si potrebbe fare qualcosa per la gente e per i bambini del quartiere su un terreno che mi viene messo a disposizione di circa 900 mq (30 x 30 m).

Al mio rientro in Italia offro l’idea di questo “qualcosa” alla mia Comunità sulla base delle fotografie e della testimonianza della gente del quartiere. Mi sembra di capire che l’idea di costruire un asilo venga condivisa. Chiedo che mi si mandi un progetto e un preventivo di spesa e sulla base di queste informazioni si comincia a fare sul serio.

A dicembre del 2001, cominciano i lavori: viene scavato un pozzo ( a – 30 m.) e cominciano le fondazioni della costruzione.

In agosto del 2002 ritorno in Ciad con una coppia di giovani sposi, che hanno scelto di fare un viaggio di nozze ‘alternativo’: assisto alla posa delle travature del tetto e constato l’andirivieni di bambine che vengono ad attingere l’acqua del pozzo. D’accordo con la gente più motivata della mia Comunità decidiamo di inviare un container (sarà un’esperienza estremamente faticosa e snervante) con il materiale di arredo e di supporto recuperato nei depositi comunali e rimesso in perfetto ordine da un concorso di gente di buona volontà, all’attività che andrà a cominciare.

Finalmente, nell’agosto del 2003 riesco a recuperare, dopo circa 8 mesi di peripezie il container che, a parte qualche cosa che si è ‘persa’ per strada, mi restituisce il materiale ancora integro e in buono stato. Con due ex-alunne dell’I.S.A. Nordio che mi fanno compagnia, viene decorata la facciata esterna e attivati i WC per rendere agibile la struttura per il mese d’ottobre.

All’apertura si presentano 74 bambini e bambine del quartiere che fanno la loro prima esperienza d’asilo e di socializzazione. Per non costringere i piccoli a stare per troppo tempo nelle aule, si creano due spazi coperti (hangars) sotto cui i ragazzi siedono, accuditi da due maestre reclutate sul posto.

Alla fine del primo anno, con l’inizio delle vacanze e con il ritorno per molti dei bambini al villaggio d’origine dei parenti, si inizia la costruzione di una terza aula in muratura, ma questa volta aperta (con il tetto non appoggiato sui muri perimetrali ma sostenuto dai pilastri laterali più alti di circa un metro rispetto ai muri), per dare continuità all’asilo con l’inizio della scuola primaria (elementare), accogliendo le istanze dei genitori che io incontro nel settembre di quest’anno (2004). Il problema irrisolto che ho lasciato è il reclutamento di qualche maestra che possa diligentemente e con competenza cominciare questa nuova tappa.

Le notizie all'avvio dell'anno scolastico 2004-2005 dicono che è stata attivata anche la terza classe, quindi il problema della maestra è stato risolto. I bambini presenti in Asilo sono 82...

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ultima modifica: 21 agosto 2023

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